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NFC. A cosa serve?


Ciao ragazzi! Dopo tanto tempo eccoci di nuovo qui con un nuovo post sull'NFC.

Avete mai visto nel vostro smartphone una funzione, chiamata NFC. Se non sapete a cosa serve, oggi ve lo spiego in questo post.

NFC è l'acronimo di "Near Field Communication", ovvero una connessione tra due dispositivi che avviene in modo ravvicinato. Questa funzione ha preso prima il nome di RFID, per poi passare al nome NFC nel 2006. E' stato sviluppato da Philips insieme a LG, Sony, Samsung e Nokia. Si tratta di un chip RFID che nel momento in cui viene avvicinato a un tag NFC passivo, trasmette al mittente delle informazioni sul tracciamento o l'identificazione. Questa funzione è stata introdotta per la prima volta sul Nokia 6131, esisteva infatti una variante NFC di questo telefono. Questo che vedete in foto è il Nokia 6131, che aveva una variante dotata di NFC. Strano vederla su un telefono così? A cosa serviva su questo device?

Intanto l'NFC lavora in accoppiata al bluetooth, infatti l'NFC non riesce a stabilire un contatto fuori dal range massimo di 10 centimetri. E serviva inoltre per poter trasferire contatti, URL, foto, video, musica e altri file. Nel 2010 venne presentato il Samsung Nexus S, che fu il primo smartphone Android a integrare la tecnologia NFC.

Conoscete gli Amiibo di Nintendo? Sono delle action figures, che funzionano sull'omonimo gioco sviluppato da Nintendo per Wii U e Nintendo 3DS, se voi li andate ad appoggiare sulla basetta, i vostri personaggi si virtualizzeranno e entreranno nel vostro schermo e nel vostro gioco, mentre se li togliete dalla basetta spariscono. Questo è possibile grazie alla tecnologia NFC integrata sulle action figures e sulla basetta. Il primo smartphone Apple ad integrare l'NFC fu l'iPhone 6. Apple iniziò a usare questo sistema sui propri dispositivi per permettere i pagamenti contactless grazie alla piattaforma Apple Pay, che permetteva di poter pagare un articolo semplicemente appoggiando il vostro smartphone sul POS.

Anche Android con Google Pay permette di poter pagare tramite l'NFC, ma su Android dobbiamo prima assicurarci del fatto che il nostro dispositivo possegga il chip NFC. Basterà attivare il display, avvicinare lo smartphone al POS, il nostro device ci chiederà l'autenticazione tramite l'impronta digitale o il face unlock per verificare che siamo noi, proprietari del telefono, che stiamo eseguendo il pagamento, una volta autenticati, basterà toccare il POS con il nostro smartphone, e avremo completato il pagamento.

Ma questi non sono gli unici metodi per poter usare l'NFC. Infatti, lo si può usare ance con dei tag, che una volta programmati vanno ad eseguire una determinata azione solo nel momento in cui vengono toccati dallo smartphone.

Questi tag sono adesivi e programmabili, ciò vuol dire che possiamo decidere l'azione che devono svolgere nel momento in cui vengono toccati dal nostro smartphone. Possiamo per esempio accendere le luci, alzare o abbassare le tapparelle, accendere o spegnere una presa di corrente smart, insomma, ci si può davvero sbizzarrire.

Ma avete presente le chiavette per disattivare l'antifurto domestico, o anche quello dell'auto? Anche quella chiavetta comunica con il sistema antifurto attraverso l'NFC, sempre per quanto riguarda l'autenticazione, infatti solo noi dovremmo possedere quella chiavetta, quindi l'auto riconosce che siamo in un certo senso "autorizzati".


Spero che questa guida vi sia stata utile o vi abbia perlomeno incuriosito. Vi ricordo che nella home in alto a destra ci sono tutti i miei collegamenti con tutte le altre piattaforme dove potete trovarmi. Alla prossima!!


 
 
 

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